Ambiente e natura


Il Belvedere di Turrivalignani

Note di carattere paesaggistico, geologico e geobotanico

Il Belvedere di Turrivalignani, ad oltre 300 m s.l.m., è costituito da una imponente rupe di depositi conglomeratici del Pleistocene, che si erge dalla successione pelitico-arenacea della “Fossa” di Caramanico.

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All’interesse paesaggistico e geologico si somma quello geobotanico, per la presenza di varie ed importanti specie e comunità vegetali. In un contesto dominato dal paesaggio agrario, la rupe rappresenta una sorta di “isola” che ha conservato diverse testimonianze di vegetazione mediterranea e della fascia basso-collinare adriatica.
Tra le comunità vegetali presenti si segnalano i nuclei di boscaglia a roverella (Quercus pubescens) ed altre specie termofile, la macchia bassa con ginepri (J. oxycedrus subsp. oxycedrus e Juniperus communis), emero (Coronilla emerus subsp. emeroides) ed alaterno (Rhamnus alaternus), la gariga a santoreggia montana
(Satureja montana subsp. montana).

Di grande interesse è, in particolare, quest’ultima vegetazione, che si insedia nelle aree più acclivi, dove forma fitocenosi aperte dominate da bassi cespugli xerofili. Tra essi si segnala la ginestrella di Valenza (Coronilla valentina), entità mediterranea sud-occidentale, piuttosto rara lungo il versante adriatico, la fumana ericoide (Fumana ericoides) ed il camedrio giallo (Teucrium chamaedrys), ambedue a distribuzione strettamente mediterranea. Altre specie cespugliose presenti nella gariga sono l’eliantemo candido (Helianthemum canum), la violaciocca minore (Matthiola fruticulosa), il cisto di Creta (Cistus creticus subsp. creticus), il camedrio polio (Teucrium capitatum), l’elicriso (Helichrysum italicum), la fumana a foglie di timo (Fumana thymifolia) e la santoreggia greca (Micromeria graeca subsp. tenuifolia). Il panorama vegetazionale è completato da una pineta a pino d’Aleppo (Pinus halepensis) di impianto antropico.